di Antonino Napoleone, Giuseppe Scarlata | 07 Marzo 2021.

La campagna vaccinale anti-SARS-CoV-2 sta proseguendo a vari livelli e velocità in tutta Europa. Dal 27 dicembre 2020, giornata nota come “Vaccine Day”, ad oggi, sono trascorse diverse settimane, e se ne prospettano altrettante di attesa prima di riscontrare i primi risultati in termini di efficacia e protezione diffusa fra la popolazione. La somministrazione dei nuovi vaccini e l’effetto che la campagna vaccinale potrà sortire sulla popolazione, sarà riscontrabile solo nel tempo, attraverso lo studio della protezione immunitaria indotta rispetto alla diffusione del virus e al rischio che possa continuare ad attecchire nei soggetti a rischio e causare una sintomatologia grave e/o mortale.
La gravità della situazione sanitaria scaturita con la celere diffusione del virus a livello mondiale in meno di un anno, ha generato un allarme generale nella comunità scientifica che ha portato delle risposte e delle soluzioni repentine con lo sviluppo di numerosi progetti di candidati vaccini contro SARS- CoV-2, di cui ad oggi tre sono stati approvati dalle agenzie regolatorie Food and Drug Administration (FDA) statunitense e dalla European Medicines Agency (EMA) europea (leggi anche: approcci e tecnologie dei vaccini anti-SARS-CoV-2) . Non appena terminati gli studi clinici di fase 3, le aziende farmaceutiche hanno presentati i dati e i risultati ad entrambe FDA ed EMA, che in questi casi si avvalgono di una delle seguenti decisioni dopo una approfondita valutazione da parte di esperti del settore:

  • Rifiutare l’autorizzazione all’immissione al commercio, a causa di una ridotta efficacia o a causa degli effetti avversi più o meno gravi rispetto ai benefici apportati;
  • Concedere l’autorizzazione all’immissione al commercio;
  • Richiedere ulteriori studi su aspetti dubbi o poco chiari, per riconsiderare il vaccino con i nuovi dati e/o studi aggiuntivi;
  • Concedere l’autorizzazione all’immissione al commercio per uso emergenziale (Emergency Use Authorization, EUA).

L’Emergency Use Authorization (EUA), è un meccanismo che snellisce il processo burocratico e velocizza la disponibilità e uso di contromisure mediche/farmaceutiche, inclusi vaccini, durante una grave emergenza sanitaria. Questo meccanismo regolatorio si applica solo ed esclusivamente in casi di emergenza, a patto che non vengano meno i rigidi criteri legati ai dati di sicurezza ed efficacia presentati dalle aziende farmaceutiche al completamento dei rispettivi studi clinici. Il dubbio che i vaccini anti-SARS-CoV-2 non siano rigorosamente testati secondo le tempistiche e i criteri di sicurezza designati, non sussiste in alcun modo, perché altrimenti nessun ente regolatorio potrebbe mai concedere alcuna autorizzazione all’immissione al commercio.

Quali vaccini anti-SARS-CoV-2 sono disponibili in commercio oggi?

Dall’inizio della pandemia sono stati registrati più di duecento progetti di ricerca volti a sviluppare un vaccino contro il Coronavirus, ma ad oggi soltanto tre vaccini hanno concluso con successo gli studi clinici, raggiungendo i criteri di sicurezza ed efficacia necessari per l’autorizzazione al commercio (per via emergenziale, EUA) da parte della FDA e dell’EMA. Altri candidati vaccini sono in corsa, e probabilmente presto potrebbero aggiungersi ai tre già approvati e incrementare gli strumenti a disposizione per contrastare la pandemia.

Ma tornando ai vaccini attualmente disponibili in commercio, sorgono spontanee domande su quali differenze ci siano fra i tre vaccini approvati e quali dei tre sia più efficace sul lungo termine? Su quale piattaforma tecnologica si basano i vaccini? (leggi anche: qual è l’ingrediente segreto vaccini di Pfizer e Moderna?) Oppure, perché una campagna vaccinale dovrebbe includere più vaccini, e che categorie di persone avranno accesso alle dosi di uno specifico vaccino piuttosto che di un altro? È importante quindi analizzare le caratteristiche farmaceutiche, i modi di somministrazione, di conservazione ed il livello di efficacia, per coglierne vantaggi e svantaggi, ma soprattutto come verranno suddivise le categorie di popolazione ricevente il vaccino?

VACCINO DI PFIZER/BIONTECH

Nome vaccino: Comirnaty
Produttore: Pfizer in collaborazione con BioNTech
Tipo di vaccino: Vaccino a molecole di mRNA (RNA messaggero) codificante la proteina virale Spike (S protein, Figure 1) di SARS-CoV-2, inserite in nanoparticelle lipidiche.
Efficacia: 94,6% a partire da 7 giorni dopo la somministrazione della seconda dose.
Data di autorizzazione all’immissione al commercio in Europa: 21 dicembre 2020.
Data di autorizzazione all’immissione al commercio in Italia: 22 dicembre 2020.
Modalità di somministrazione: due iniezioni, solitamente nel muscolo della parte superiore del braccio, a distanza di almeno 21 giorni l’una dall’altra. Una volta ricevuta la prima dose di Comirnaty, deve seguire una seconda dello stesso vaccino. Non sono disponibili dati né è consigliato ricevere dosi di un altro vaccino per completare il ciclo di vaccinazione.
Modalità di conservazione: in congelatore ad una temperatura di -80°C (compresa fra -60°C e -90°C) nella confezione originale. Stabile per poche ore a temperature ambiente, poco prima della somministrazione.
Data di prima somministrazione: 27 dicembre 2020.
Controindicazioni: ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti del vaccino, elencati nelle informazioni farmaceutiche del prodotto1. Sono stati segnalati casi di anafilassi. Devono essere sempre immediatamente disponibili trattamento anti-anafilassi e assistenza medici adeguati nel caso di comparsa di una reazione anafilattica in seguito alla somministrazione del vaccino.
Note: Il vaccino viene somministrato agli adulti e agli adolescenti di età pari o superiore a 16 anni. La sicurezza e l’efficacia del vaccino Comirnaty nella popolazione pediatrica (bambini e adolescenti inferiore ai 16 anni) non sono ancora state stabilite e i dati disponibili al riguardo sono ancora limitati. I dati relativi all’uso di Comirnaty in donne in gravidanza sono in numero limitato. Gli studi sugli animali non indicano effetti dannosi diretti o indiretti su gravidanza, sviluppo embrionale/fetale, parto o sviluppo post-natale. La somministrazione di Comirnaty durante la gravidanza deve essere presa in considerazione solo se i potenziali benefici sono superiori ai potenziali rischi per la madre e per il feto. Gli studi sugli animali non indicano effetti dannosi diretti o indiretti di tossicità riproduttiva

VACCINO DI MODERNA

Nome: Moderna COVID-19 Vaccine (mRNA1273).
Produttore: Moderna Biotech.
Tipo di vaccino: Vaccino a molecole di mRNA (RNA messaggero) codificante la proteina virale Spike (S protein, Figure 1) di SARS-CoV-2, inserite in nanoparticelle lipidiche.
Efficacia:  93.6% a partire da 14 giorni dopo la somministrazione della seconda dose.
Data di autorizzazione all’immissione al commercio in Europa: 6 gennaio 2021.
Data di autorizzazione all’immissione al commercio in Italia: 7 gennaio 2021.
Modalità di somministrazione: due iniezioni, solitamente nel muscolo della parte superiore del braccio, a distanza di almeno 28 giorni l’una dall’altra. Una volta ricevuta la prima dose di vaccino di Moderna, deve seguire una seconda dello stesso vaccino. Non sono disponibili dati né è consigliato ricevere dosi di un altro vaccino per completare il ciclo di vaccinazione.
Modalità di conservazione: in congelatore ad una temperatura compresa tra -25°C e -15°C. Stabile tra +2°C e +8°C per 30 giorni se in confezione integra.
Data prima dose somministrata: 14 gennaio 2021.
Controindicazioni: Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti del vaccino, elencati nelle informazioni farmaceutiche del prodotto2. Sono stati segnalati casi di anafilassi. Devono essere sempre immediatamente disponibili trattamento anti-anafilassi e assistenza medici adeguati nel caso di comparsa di una reazione anafilattica in seguito alla
somministrazione del vaccino.
Note: Il vaccino Moderna viene somministrato agli adulti e agli adolescenti di età pari o superiore a 18 anni. La sicurezza e l’efficacia del vaccino Moderna nella popolazione pediatrica (bambini e adolescenti inferiore ai 18 anni) non sono ancora state stabilite e i dati disponibili al riguardo sono ancora limitati. I dati relativi all’uso del vaccino Moderna in donne in gravidanza sono in numero limitato. Gli studi sugli animali non indicano effetti dannosi diretti o indiretti su gravidanza, sviluppo embrionale/fetale, parto o sviluppo post-natale. La somministrazione del vaccino Moderna durante la gravidanza deve essere presa in considerazione solo se i potenziali benefici sono superiori ai potenziali rischi per la madre e per il feto. Gli studi sugli animali non indicano effetti dannosi diretti o indiretti di tossicità riproduttiva

VACCINO ASTRAZENECA

Nome: Vaccino AstraZeneca.
Produttore: AstraZeneca in collaborazione con l’ Università di Oxford.
Tipo di vaccino: Vaccino a vettore virale che utilizza una versione modificata dell’adenovirus dello scimpanzé, non più in grado di replicarsi, come vettore per fornire le istruzioni per la sintesi della proteina spike (S protein, Figure 1) di SARS-CoV-2, prodotta in cellule umane geneticamente modificate (cellule HEK293) tramite tecnologia del DNA ricombinante.
Efficacia: 59,5% a partire da 15 giorni dopo la somministrazione della seconda dose.
Data di autorizzazione all’immissione al commercio in Europa: 29 gennaio 2021.
Data di autorizzazione all’immissione al commercio in Italia: 30 gennaio 2021.
Modalità di somministrazione: due iniezioni, solitamente nel muscolo della parte superiore del braccio, a distanza di almeno 4-12 settimane (da 28 a 84 giorni) l’una dall’altra. Una volta ricevuta la prima dose di vaccino di AstraZeneca, deve seguire una seconda dello stesso vaccino. Non sono disponibili dati né è consigliato ricevere dosi di un altro vaccino per completare il ciclo di vaccinazione.
Modalità di conservazione: in frigorifero a una temperatura compresa tra 2°C e 8°C; non va congelato.
Data prima dose somministrata: le prime somministrazioni avverranno a partire dalle prossime settimane in Europa.
Controindicazioni: Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti del vaccino, elencati nelle informazioni farmaceutiche del prodotto3. Devono essere sempre prontamente disponibili supervisione e cure mediche adeguate in caso di evento anafilattico a seguito della somministrazione del vaccino. Si raccomanda un’attenta osservazione per almeno 15 minuti dopo la vaccinazione. Non deve essere somministrata la seconda dose del vaccino coloro che hanno manifestato anafilassi alla prima dose del Vaccino AstraZeneca.
Note: Il vaccino AstraZeneca viene somministrato alle persone di età compresa tra 18 e 65 anni, ad eccezione dei soggetti estremamente vulnerabili. La sicurezza e l’efficacia del vaccino di AstraZeneca nella popolazione pediatrica (bambini e adolescenti inferiore ai 18 anni) non sono ancora state stabilite e non ci sono dati disponibili al riguardo. L’efficacia, la sicurezza e l’immunogenicità del vaccino non sono state valutate nei soggetti immunocompromessi, compresi coloro che ricevono terapia immunosoppressiva. L’esperienza sull’uso di COVID-19 Vaccine AstraZeneca in donne in gravidanza è limitata. Gli studi sugli animali non indicano effetti dannosi diretti o indiretti di tossicità riproduttiva.

figure2
Figure 1. A L’involucro esterno della SARS-CoV-2 consiste di altre tre glicoproteine strutturali: Spike, Envelope e Membrana, e un rivestimento lipidico. Sulla superficie della SARS-CoV-2, tre aggregati di glicoproteine Spike sporgono all’esterno del pericapside e possono interagire ad alta affinità con l’enzima di conversione dell’angiotensina 2 (ACE2), una esopeptidasi normalmente presente sulla superficie esterna di un’ampia varietà di cellule umane. B La proteina Spike è composta da due domini, S1 e S2. Nel dominio più esterno, una regione conosciuta come Receptor-Binding Domain (RBD), che permette il legame ad alta affinità del SARS-CoV-2 al dominio N-terminale dell’ACE2. La strategia adottata dalle aziende farmaceutiche Pfizer, Moderna e AstraZeneca si basa sull’efficacia protettiva dei vaccini basati su diverse piattaforme tecnologiche che hanno come target la proteina Spike del virus per innescare una risposta immunitaria protettiva.
Considerazioni sui gruppi target della vaccinazione anti SARS-CoV-2

Il piano strategico adottato dall’Italia e dagli stati membri dell’Unione Europea, si basa e tiene conto principalmente dei dati e delle raccomandazioni internazionali ed europee elaborate dalla FDA e dall’EMA. Le raccomandazioni sui gruppi target a cui offrire la vaccinazione verranno aggiornate in base al costante monitoraggio e alla progressiva evoluzione dei dati, delle conoscenze e delle informazioni disponibili, in particolare riguardo l’efficacia e la sicurezza dei vaccini disponibili in diversi gruppi di età e in diversi soggetti considerati estremamente vulnerabili. Per “estremamente vulnerabili”, si intendono gli individui affetti da condizioni che per danno d’organo preesistente (malattie respiratorie e cardiocircolatorie, diabete, malattie epatiche e renali), o che in ragione di una compromissione della risposta immunitaria (malattie autoimmuni e immunodeficienze, sindrome di Down), hanno un rischio particolarmente elevato di sviluppare forme gravi o letali di COVID-19.
Considerato che ad oggi, sono tre i vaccini che hanno ricevuto un’autorizzazione all’immissione in commercio, in seguito alle raccomandazioni dell’EMA, gli enti regolatori nazionali degli stati membri della Comunità Europea hanno approvato i tre vaccini con appositi provvedimenti. In particolare, l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), ha suggerito, in ragione della maggiore robustezza delle evidenze scientifiche di efficacia, un utilizzo preferenziale dei vaccini a mRNA (vaccino Pfizer/BioNTech e vaccino Moderna) nei soggetti anziani e/o a più alto rischio di sviluppare forme gravi o letali della malattia, mentre l’indicazione per il vaccino AstraZeneca resta preferenziale per la popolazione tra i 18 e 55 anni di età e senza patologie gravi, per la quale sono disponibili dati più solidi.

Conclusioni

La campagna vaccinale ha avuto inizio e le aspettative sono alte tra la popolazione, parallelamente al desiderio che i primi risultati siano tangibili e contribuiscano a normalizzare le abitudini sociali nel più breve tempo possibile. Gli studi e il monitoraggio sono ancora in corso, soprattutto per mettere luce a tutti i quesiti non del tutto risolti dietro la risposta immunitaria innescata e la durata della protezione offerta dal vaccino. Inoltre, non va sottovalutata la capacità del virus di generare ceppi mutanti in grado di evadere la risposta immunitaria. La ricerca scientifica ha messo in piedi in poco tempo piattaforme tecnologiche in grado di dar vita a dei vaccini, la cui efficacia e sicurezza è stata comprovata. In questa fase è fondamentale focalizzare l’impegno dei prossimi mesi e perseverare nella produzione e distribuzione delle dosi il più velocemente possibile fra la popolazione, specialmente fra le categorie più vulnerabili. Condividiamo la fiducia nelle scienze mediche e non mediatiche, per arginare tutto questo serve mostrare il braccio, sopportare il bruciore della siringa, e aspettare che le difese immunitarie facciano il resto.

Bibliografia:

  1. https://farmaci.agenziafarmaco.gov.it/aifa/servlet/PdfDownloadServlet?pdfFileName=footer_005389_049269_RCP.pdf&retry=0&sys=m0b1l3
  2. https://farmaci.agenziafarmaco.gov.it/aifa/servlet/PdfDownloadServlet?pdfFileName=footer_005438_049283_RCP.pdf&retry=0&sys=m0b1l3
  3. https://farmaci.agenziafarmaco.gov.it/aifa/servlet/PdfDownloadServlet?pdfFileName=footer_000690_049314_RCP.pdf&retry=0&sys=m0b1l3
  4. http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_3014_allegato.pdf
  5. http://www.salute.gov.it/portale/nuovocoronavirus/dettaglioContenutiNuovoCoronavirus.jsp?lingua=italiano&id=5452&area=nuovoCoronavirus&menu=vuoto
  6. Forni G, Mantovani A, Forni G, et al. COVID-19 vaccines: where we stand and challenges ahead. Cell Death Differ. 2021;28(2):626-639. doi:10.1038/s41418-020-00720-9.
  7. Voysey M, Clemens SAC, Madhi SA, et al. Safety and efficacy of the ChAdOx1 nCoV-19 vaccine (AZD1222) against SARS-CoV-2: an interim analysis of four randomised controlled trials in Brazil, South Africa, and the UK. Lancet. 2021;397(10269):99-111. doi:10.1016/S0140-6736(20)32661.
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