Di Maria Chiara Rosace, Antonino Napoleone | 19 gennaio 2022.

Seppellire i defunti è un rito di notevole valore sociale e dalle origini antichissime, ma sapevate che non è un comportamento esclusivo di Homo sapiens? Sorprendentemente, anche alcuni insetti, tra cui api, formiche e termiti, si occupano dei corpi dei loro co-specifici deceduti, spesso seppellendoli. Da tempo si sa che la sepoltura, in questi insetti, e in particolar modo tra le formiche, viene attuata sempre e soltanto dalle operaie, cui spetta il gravoso compito di becchini della colonia. Qualche anno fa, un nuovo studio pubblicato sulla rivista BMC Evolutionary Biology ha dimostrato come anche le regine mettano in atto questo comportamento. Il vero motivo per cui la sepoltura viene attuata però, non è di certo quello di commemorare o ricordare le sorelle defunte.

Perché le formiche seppelliscono i loro morti?

Gli insetti sociali formano società densamente affollate in ambienti con alti carichi di patogeni. Hanno, tuttavia, evoluto difese collettive che mitigano l’impatto delle malattie e il rischio di infezioni, portando alla protezione dei membri della colonia. La toelettatura (o grooming), per esempio, riduce notevolmente il rischio di infezione permettendo un’efficiente rimozione meccanica di ife o spore fungine. Anche lo smaltimento dei cadaveri costituisce una difesa preventiva che garantisce la salute della collettività. Questa è una forma di immunità nota come social immunity.

Nelle colonie mature, compiti come questi sono tipicamente considerati parte delle mansioni delle formiche operaie. Nelle colonie neo-fondate, e dunque ancora sprovviste di operaie, le neo-regine non possono beneficiare di queste forme di protezione e sono soggette ad alti tassi di mortalità. L’impatto degli agenti patogeni può essere esacerbato nelle specie in cui più regine fondano colonie insieme, e questo porta ad un più alto rischio di contrarre malattie dagli altri co-fondatori.

Proteggersi prevenendo le malattie

Per prevenire il rischio di infezioni e trasmissione di malattie, le regine di alcune specie, tra cui Lasius niger, la formica nera dei giardini (Figura 1), hanno evoluto comportamenti di sepoltura nei confronti delle altre regine decedute.

Figura 1. Formica nera dei giardini, Lasius niger, fotografata ad Alicante, Spagna
© Katja Schulz from Washington, D. C., USA – Black Garden Ant tending Citrus Mealybug

La sepoltura è infatti una pratica straordinariamente efficace. Nel caso di comuni infezioni fungine, per esempio, il rilascio di conidiospore può avvenire anche dopo la morte dell’individuo infetto. Nei nidi co-fondati da più regine, pare che siano le regine stesse a smantellare i cadaveri, facendoli a pezzi o seppellendoli, o semplicemente trasportandoli all’esterno del nido (necroforesi) al fine di prevenire le infezioni. Figura 2.

Figura 2. Le regine che si imbattono nei cadaveri (non infetti o infetti) di altre regine co-fondatrici, eseguono diversi comportamenti: (a) mordono e smantellano il cadavere; (b) seppelliscono il cadavere; (c) rimuovono il cadavere1.

Le società di insetti eusociali sono straordinarie e funzionano come quello che Edward O. Wilson e Bert Hölldobler hanno definito superorganismo. Un’estrema cooperazione come frutto di un’organizzazione spontanea è quanto contraddistingue la colonia di formiche, che “come la cellula o la persona, si comporta come un tutto unitario, mantenendo la sua identità nello spazio, resistendo alla dissoluzione e, come regola generale, a qualsiasi fusione con altre colonie della stessa specie o aliene. Questa resistenza si manifesta molto fortemente nella feroce cooperazione difensiva e offensiva dei membri della colonia” [William Morton Wheeler, 1911]2.

Bibliografia:

  1. Pull, C.D. and Cremer, S., 2017. Co-founding ant queens prevent disease by performing prophylactic undertaking behaviour. BMC evolutionary biology17(1), pp.1-10. https://bmcecolevol.biomedcentral.com/track/pdf/10.1186/s12862-017-1062-4.pdf
  2. Wheeler W. M., 1911. The ant-colony as an organism, Journal of Morphology, 307 – 325 https://zenodo.org/record/1427665/files/article.pdf
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