di Maria Chiara Rosace, Giuseppe Scarlata, Antonino Napoleone | 12 Febbraio 2021.

Nella variegata sfera alimentare, c’è chi si approccia alle novità con curiosità, chi prova avversione o repulsione e chi, invece, è più che propenso ad integrare nuovi alimenti nella propria dieta. Al di là delle preferenze e dei gusti personali, vi è una concreta possibilità che l’entomofagia, ovvero il consumo degli insetti in campo alimentare, possa presto rappresentare una valida alternativa alle diete per così dire tradizionali, non solo da un punto di vista nutrizionale, ma anche per l’elevata sostenibilità ambientale. In effetti, nonostante i consumatori Europei non siano abituati a concepirli come tali, gli insetti sono già una fonte alimentare importante in molte culture del mondo e per miliardi di persone. Il loro consumo è ampiamente diffuso in Tailandia, Cina, Messico, Korea, ma anche in Australia, Nuova Zelanda e, dal 2017, in Svizzera, e non è improbabile che anche in Unione Europea si possa presto arrivare alla loro libera commercializzazione. Di recente infatti, l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) ha pubblicato la prima valutazione completa di un prodotto (novel food) proposto come alimento derivato da insetti1: le larve di Tenebrio molitor.

Tenebrio molitor e valori nutrizionali

A partire dal 2018, a seguito dell’entrata in vigore del Regolamento (UE) 2015/22832, le regole per l’introduzione e la vendita di nuovi alimenti in Unione Europea sono cambiate drasticamente. Affinchè un nuovo prodotto, inclusi gli insetti, venga inserito nell’elenco dei Novel food autorizzati è necessario l’accertamento della sua sicurezza da parte di EFSA e l’autorizzazione da parte della Commissione Europea. Come già anticipato, proprio quest’anno è stata pubblicata la prima opinione scientifica sulla sicurezza alimentare delle larve dell’insetto Tenebrio molitor

T. monitor (la tarma della farina o tenebrione mugnaio) è una specie di insetto appartenente alla famiglia Tenebrionidae. Le larve di questo coleottero (Figura 1), trattate mediante processo termico, sono proposte come ingrediente in vari prodotti alimentari, essiccate o sotto forma di farina. Snack, patatine, componenti proteiche per atleti, biscotti, pasta e molti altri alimenti potrebbero prevedere in futuro l’utilizzo di ingredienti a base di questo insetto.  

Figura 1: Larve di Tenebrio molitor.

Le larve sono costituite principalmente da proteine, grassi e fibre, tra cui la chitina, il principale componente dell’esoscheletro degli insetti. Hanno un elevato contenuto proteico (pari a 58,4 g di proteine crude per 100 g), potenzialmente sovrastimato a causa del fattore di conversione azoto-proteina utilizzato (il contenuto proteico scenderebbe del 24% utilizzando un diverso fattore di conversione3, raggiungendo 44,5 g/100 g), nonché un maggiore contenuto di ammino-acidi rispetto ad alimenti quali orzo, pesce, lievito di birra, carne bovina, crostacei. Da un punto di vista nutrizionale, sembra pertanto che assumere le larve di T. molitor non abbia alcuna conseguenza negativa per la salute. Ulteriori parametri sono riportati in Tabella 1.

Tabella 1: Analisi approssimativa di alcuni parametri nutrizionali di Tenebrio molitor riportati nell’opinione scientifica di EFSA. NF = Novel Food

(a): IC-PAD: ion chromatography-pulsed amperometric detection.
(b): La chitina è la principale forma di fibra alimentare presente nel NF; AOAC: Association of Offcial Agricultral Chemists.

EFSA ha incluso nel parere pubblicato una tabella riportante le dosi di assunzione giornaliera stimate per questo nuovo ingrediende per ciascuna categoria di popolazione, dai neonati, ai bambini, agli adulti, inclusi gli anziani (Tabella 2).

Tabella 2: Stime di assunzione risultati dall’utilizzo di Tenebrio molitor come ingrediente nelle categorie alimentari previste e ai livelli massimi di utilizzo proposti

*Inclusi anziani, donne incinte o durante l’allattamento
È sicuro consumare questo novel food?

È noto che alcune specie di insetti secernono sostanze chimiche con effetti potenzialmente tossici, come parte dei loro meccanismi di difesa. Molte allergie alimentari sono inoltre connesse a degli allergeni di origine proteica e abbiamo appena appreso che le larve di Tenebrio molitor hanno un elevato contenuto proteico. Sorge spontaneo chiedersi: consumare questi insetti è sicuro per la salute umana?

In effetti, gli adulti di T. molitor, secernono delle sostanze organiche come sistema difensivo, i benzochinoni, che possono avere effetti tossici. Queste sostanze però non sono secrete dalle larve, che utilizzano invece altri meccanismi di difesa e non sono stati osservati effetti avversi negli studi tossicologici disponibili in letteratura.

Secondo il parere degli esperti, il rischio legato alla eventuale presenza di contaminanti nelle larve o nei loro derivati, dipenderebbe in larga misura dalla qualità dei mangimi utilizzati per l’allevamento degli insetti stessi.

Nonostante gli studi di tossicità non abbiano fatto emergere alcuna preoccupazione, non sono tuttavia da escludere eventuali reazioni allergiche alle proteine, soprattutto per i soggetti particolarmente sensibili. In particolare, tra gli artropodi, è stata riportata la presenza di numerosi allergeni, come la tropomiosina, la kinasi arginina e la glutatione S-transferasi. Inoltre, le chitinasi, ovvero gli enzimi che degradano la chitina, sono stati identificati come allergeni presenti in alcune specie di insetti. Un’ulteriore fonte di potenziali allergeni potrebbe derivare dalla tipologia di mangimi utilizzati per alimentare gli insetti.

Nuove opportunità per un futuro sostenibile

Nutrire la popolazione mondiale in continua crescita, con consumatori sempre più esigenti, richiederà necessariamente un aumento della produzione alimentare. Si prevede che la domanda di prodotti a base di carne aumenterà dai livelli attuali di oltre il 75% nel 2050 a causa della crescita della popolazione. Questo porrà inevitabilmente una forte pressione su risorse già limitate come fertilizzanti, acqua, energia e suolo4 (per approfondire: proteggere il suolo per preservare la sicurezza alimentare). L’urgenza di alternative proteiche alimentari sostenibili come quelle fornite dall’entomofagia continuerà certamente a crescere.

Gli insetti sono una fonte estremamente sostenibile di proteine, e il loro allevamento presenta numerosi vantaggi 5 rispetto all’allevamento di altri animali, tra cui:

  • Minor utilizzo di suolo;
  • Ridotta necessità di acqua;
  • Minori emissioni di gas serra in atmosfera;
  • Necessità di poco spazio e poche risorse per impostare un allevamento;
  • Trasformazione di sottoprodotti organici di basso valore in cibo o mangime di alta qualità;
  • Tasso di riproduzione molto elevato (ad esempio, una femmina di T. molitori produce oltre 150 uova nella sua vita – di circa 3 mesi – e il loro periodo di maturazione è molto breve);
  • Maggiore efficienza di conversione degli alimenti;
  • Minor rischio di trasmissione di infezioni zoonotiche all’uomo ;
  • Costi di allevamento nettamente inferiori.

Gli insetti sono una risorsa accessibile a tutti e il loro allevamento porterebbe certamente ad un minore sfruttamento delle risorse ambientali, con numerosi vantaggi in termini di sostenibilità. Ulteriori dati scientifici sono comunque necessari per trarre conclusioni più certe.

Conclusioni: don’t worry, it’s safe to eat!

A seguito delle valutazioni e degli studi scientifici analizzati, l’EFSA ha espresso parere favorevole per l’integrazione di alimenti a base di larve di T. molitor nella dieta umana, nei modi e nelle quantità indicate, senza preoccupazioni in termini di sicurezza alimentare. Si è aperta finalmente la strada, in Europa, per il consumo degli insetti, anche se per poter arrivare alla loro effettiva commercializzazione sarà necessaria la delibera della Commissione Europea e degli Stati Membri. Il consumo degli insetti porterebbe innumerevoli vantaggi ambientali ed economici ma l’accettazione da parte dei consumatori rimane una delle maggiori barriere per un loro potenziale utilizzo su larga scala. Il motivo per cui molte persone provano avversione per alcuni cibi,  non è legato al loro gusto o alla loro bontà, ma piuttosto a questioni culturali che spingono a rifiutarle. Anche l’entomofagia potrebbe dunque lentamente prendere piede a partire da una corretta educazione e divulgazione.

Bibliografia 

1. EFSA Panel on Nutrition, Turck D, Castenmiller J, et al. Safety of dried yellow mealworm (Tenebrio molitor larva) as a novel food pursuant to Regulation (EU) 2015/2283. EFSA J. 2021;19(1). doi:10.2903/j.efsa.2021.6343

2. Regolamento (UE) 2015/2283 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 novembre 2015, relativo ai nuovi alimenti e che modifica il regolamento (UE) n. 1169/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio e abroga il regolamento (CE) n. 258/97 del Parlamento europeo e del Consiglio e il regolamento (CE) n. 1852/2001 della Commissione (Testo rilevante ai fini del SEE) OJ L 327, 11.12.2015, p. 1–22

3. Janssen RH, Vincken JP, Van Den Broek LAM, Fogliano V, Lakemond CMM. Nitrogen-to-Protein Conversion Factors for Three Edible Insects: Tenebrio molitor, Alphitobius diaperinus, and Hermetia illucens. J Agric Food Chem. 2017;65(11):2275-2278. doi:10.1021/acs.jafc.7b00471

4. Fao, Arnold van Huis, Joost Van Itterbeeck, et al. Edible Insects – Future Prospects for Food and Feed Security.; 2013.

5. van Huis A, Oonincx DGAB. The environmental sustainability of insects as food and feed. A review. Agron Sustain Dev. 2017;37(5):1-14. doi:10.1007/s13593-017-0452-8

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